4 set 2025 ore 20:45

Un mondo in serie?

con Jacopo Bulgarini d’Elci e Livio Pacella

Le serie tv sono il prodotto di cultura pop più consumato del nostro tempo. Non solo: rappresentano, oggi, la forma più forte di linguaggio globale, capace di sintonizzare l’immaginario internazionale e persino intergenerazionale, creando piccole o vaste comunità di devoti.
La stessa televisione non è più “la scatola stupida”, com’era considerata fino a 30 anni fa: oggi accoglie le visioni delle
più feconde menti creative della settima arte. Ma come tutti i fenomeni culturali di massa, il linguaggio della serialità televisiva ci permette - se scandagliato sotto la superficie - di leggere il mondo contemporaneo e interpretare le trasformazioni della nostra realtà. Le serie tv non sono infatti semplicemente storie, racconti: sono espressione delle pulsioni, delle paure, delle ansie, dei desideri del nostro tempo.
La “tv complessa”, ad esempio, ha messo in crisi il meccanismo rassicurante del giallo classico e degli show televisivi tradizionali, basato sulla semplice sequenza: delitto - ricerca razionale del colpevole - individuazione del responsabile - ricostruzione dell’ordine violato.
Quel meccanismo, potentissimo, ha alimentato decenni di show
di successo, che incrociano il genere procedural al legal (Law & Order), all’indagine psicologica (Criminal Minds) e all’approccio scientifico (CSI). Ma è oggi pesantemente minato dalla rilettura post-moderna della detective story attuata da alcuni show di particolare complessità filosofica: da Twin Peaks a True Detective, da Mindhunter a Too Old to Die Young, fino a Omicidio a Easttown.

Relatori

  • Jacopo Bulgarini d’Elci

    Fondatore e direttore di Mondoserie.it. Progettista culturale
  • Livio Pacella

    Collaboratore di Mondoserie.it Attore, regista, drammaturgo, conferenziere, formatore, direttore artistico
  • Giovanni Cunico

    Consumatore dei linguaggi del contemporaneo
  • Flaviano Bosco

    Giornalista, esperto di serie tv
  • Romano Zanon

    Appassionato di serie tv e presidente dell’associazione Dif.Fusione

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